Project Description

Arpad Waisz e il littoriale

Intrecciando allenatore e stadio, con frequenti divagazioni sportive e politiche, Matteucci confeziona una storia del calcio italiano che va ad incrociarsi con un dramma epocale, quello dell’Olocausto, lo sterminio nel quale venne coinvolto anche Árpád Weisz, un allenatore ungherese di origine ebraica che, giunto in Italia, conquistò uno scudetto con l’Ambrosiana, due con il Bologna e nel 1938, a causa delle leggi razziali, dovette fuggire nei Paesi Bassi, dove allenò la squadra locale riuscendo a battere formazioni più blasonate. Dopo l’occupazione tedesca, nel 1942, la famiglia Weisz venne separata: la moglie e i figli deportati a Birkenau dove trovarono subito la morte mentre Árpád, inizialmente assegnato a un campo di lavoro in Polonia, deportato ad Auschwitz nel 1944, morì in una camera a gas. L’illustratore, con un segno morbido e accurato, con una gamma cromatica che si limita ai colori freddi, i più efficaci a delineare l’impatto emotivo presente in questa trama, racconta la storia di un genio del calcio che vide i progetti, i desideri, le speranze di un futuro migliore infrangersi contro il muro dell’odio antisemita.

Editore: Minerva Edizioni

Autore: Matteo Matteucci si diploma al Liceo Artistico Statale di Bologna nell’anno 1992 e nel 1998 all’Accademia di Belle Arti di Bologna, sezione pittura. Vincitore di vari concorsi, insegna a Brescia, Bologna, Rimini e Riccione, in licei artistici. Nel 2011 illustra per Minerva Edizioni il libro “Bologna soccer”.