Project Description

I giorni dell’oro

Agosto 1960. Gli occhi del mondo sono puntati sulla grande Olimpiade di Roma. A Pietro Barbero, ombroso commissario della squadra politica in servizio alla questura di Roma, il clima di euforia che ha contagiato tutti non fa né caldo né freddo. Ha la calma e la pazienza del giocatore di scacchi e un ordine da eseguire: tenere la guerra fredda lontana dai Giochi. Non sa niente di sport. Glielo ripete sempre il suo amico Vittorio, inviato di "Paese Sera". Con una passione sportiva seconda solo alla fede comunista, una voglia di vivere fino in fondo quei giorni e un fiuto eccezionale per le notizie, Vittorio è costantemente alla ricerca di interviste in esclusiva con gli atleti e... di un appuntamento con Elsa, bellissima ragazza bolzanina, una delle interpreti ufficiali arruolate dal CONI per aiutare i giornalisti a districarsi in quella babele di lingue e di razze che da sempre sono le Olimpiadi. Sono giornate memorabili, quelle che scandiscono questo scorcio di estate, negli stadi e fuori: Germania dell'Est e dell'Ovest, divise da un confine tracciato sulla carta, marciano unite il giorno dell'inaugurazione e vincono insieme le proprie medaglie; Abebe Bikila taglia per primo il traguardo della maratona correndo a piedi nudi, primo africano a vincere i Giochi; Livio Berruti, nello stupore generale, vince la medaglia d'oro nei 200 metri piani e trascina l'Italia a un insperato terzo posto nel medagliere, dietro soltanto alle due superpotenze mondiali.

Editore: Mondadori

Autore: Francesco Pinto è stato direttore di Rai Tre. Sotto la sua direzione sono iniziati programmi come "Sfide", "Blu notte", "Novecento", "La Squadra", "Melevisione" e "Alle falde del Kilimangiaro". Precedentemente aveva diretto la struttura programmi sperimentali della Rai producendo, già negli anni Novanta, i primi programmi in Alta Definizione. Attualmente è direttore del Centro di produzione della Rai di Napoli. Ha pubblicato numerosi saggi sulla storia della televisione. La strada dritta (Mondadori, 2011) è il suo primo romanzo.