Il libro racconta le origini dell’elevatissimo indice di consumo di sport in Italia, partendo dalle origini del fenomeno, la seconda metà dell'Ottocento, per arrivare ai nostri giorni. Dalla cultura del corpo coltivata per difendere i confini della patria il libro passa ad analizzare la nascita del divismo sportivo negli anni Trenta e la funzione dello sport come strumento del consenso durante il fascismo. Nel dopoguerra lo sport diventa strumento di riscatto di una nazione uscita in macerie dal conflitto.

Dagli anni Settanta e Ottanta lo sport accompagna i nuovi miti di una nazione proiettata nel lancio del Made in Italy: la vittoria della nazionale di calcio ai mondiali del 1982, i trionfi della Ferrari o le imprese di Azzurra paiono certificare l'inserimento dell'Italia nel novero delle economie più avanzate.

Editore: Il Mulino
Autori: Paul Dietschy, nato a Parigi il 29 agosto 1964, è uno storico francese, specializzato nel campo dello sport e in particolare del calcio, è un professore di storia contemporanea all’Università di Franche-Comtè.
Stefano Pivato, nato a Gatteo a Mare il 3 agosto 1950, è uno storico e saggista italiano, è un professore di storia contemporanea presso l’Università degli Studi Carlo Bo di Urbino.
Collabora a Rai Storia. I suoi interessi di studioso si sono concentrati sui comportamenti collettivi degli italiani e sull’immaginario politico del Novecento.