Project Description

Vinca il peggiore

Londra, primavera 2015. Un italiano che fa l'allenatore di basket per hobby e per passione ha portato una squadra di adolescenti, tra cui suo figlio Paolo, alla finale del campionato allievi, dove giocheranno contro avversari più forti e più alti, in una parola imbattibili. Nell'attesa di scendere in campo il coach si ricorda di una partita vista in tv, al bancone di un bar di New York, il primo aprile di trent'anni prima, in un momento confuso della propria vita e in una città imbiancata da una nevicata fuori stagione. Una partita passata alla storia: Georgetown - Villanova, finale della Ncaa, il campionato universitario americano. Una sfida tra un gruppo di atleti magnifici, campioni in carica, già destinati ai professionisti della Nba, e una compagine di improbabili sfidanti destinati alla sconfitta, non molto dotati. Quest’ultimi sono arrivati lì sfruttando episodi fortunati, errori degli avversari e sviste arbitrali. Tutti sono sicuri che il risultato sia già scritto. Ma il coach di Villanova, Rollie Massimino, figlio di un ciabattino siciliano, filosofo dell'arte di arrangiarsi, straordinario motivatore e grande stratega, ha un piano: sfruttare le debolezze dei propri giocatori per “addormentare” la gara, provando a dimostrare che qualche volta Davide può battere Golia. D’altronde “qualche volta si vince per ragioni inspiegabili, illogiche, imponderabili: basta crederci, o desiderarlo abbastanza”.

Guardando la partita, quell'italiano appollaiato sullo sgabello del bar capirà il proprio destino? E la lezione del passato servirà a qualcosa, trent'anni più tardi?

"Vinca il peggiore" è una dichiarazione d'amore alla pallacanestro, una sfida vissuta due volte, un sogno lungo quanto una notte di neve a New York, ma non solo…è un racconto autobiografico, in cui l’autore, con uno stile diretto, racconta diverse esperienze della sua vita: la passione per il basket che iniziò a provare da giovane tifando per la squadra cittadina, le difficoltà incontrate nei primi tempi a lavorare a New York, la gioia di veder crescere il figlio, allenarlo e vincere assieme a lui.

Il libro fornisce anche diversi spunti di riflessione per la vita:

“Preparati bene. Credi in te stesso. Trasforma i tuoi difetti in pregi. Non permettere all’avversario di sfruttare la sua superiorità. E gioca, almeno una volta, la partita perfetta”.

“Se ci è riuscita Villanova contro Georgetown, può riuscirci nella vita di tutti i giorni ciascuno di noi”.

All'epoca il basket universitario non aveva ancora incorporato la regola del limite di tempo per concludere l'azione offensiva. Sicché allenatori tatticamente preparati potevano sperare di controllare, se non "addormentare", il ritmo delle partite tenendo il punteggio basso specie contro avversari più dotati dal punto di vista offensivo. Ed è questo il caso dell’allenatore della squadra di Villanova: grazie ai suoi schemi è riuscito a mettere in confusione anche gli avversari più quotati.

Editore: 66THAND2ND

Autore: Enrico Franceschini è nato a Bologna nel 1956, ha ricoperto e tutt’ora ricopre l’incarico di corrispondente del quotidiano “La Repubblica” in varie città internazionali (Mosca, New york, Washington, Gerusalemme). Il suo primo articolo di giornale, pubblicato all’età di diciassette anni, era su una squadra di basket. Nel 1994 ha ricevuto il Premio Europa per il suo reportage sulla rivolta armata nelle strade di Mosca.