
Più veloce del tempo
Il viaggio della prima atleta transgender verso la felicità
Valentina Petrillo è una velocista, nei piedi e nelle gambe ha una potenza che la spinge a tagliare il vento e consumare chilometri di corsa sulla pista di atletica. Valentina è ipovedente, fin dall’adolescenza ha dovuto fare i conti con la malattia di Stargardt che le compromette la vista da entrambi gli occhi. Valentina è una persona transgender che, dopo tanti anni ingabbiata in una conformità che la opprimeva, ha iniziato il suo percorso di affermazione di genere, scegliendo però di non abbandonare il sogno sportivo che coltivava dall’infanzia, ispirata dal suo mito Pietro Mennea. Un obiettivo che l’ha portata a scontrarsi contro regolamenti escludenti, stereotipi, ostacoli burocratici. Ma che, nonostante tutto, è riuscita a raggiungere a Parigi nell’estate del 2024, quando è diventata la prima atleta transgender a partecipare a un’edizione delle Paralimpiadi, vestendo la maglia azzurra. Su quella pista viola, davanti agli occhi del mondo, ha scritto la storia. Più veloce di tutto, anche del tempo.
Questo libro, scritto assieme ai giornalisti Claudio Arrigoni e Ilaria Leccardi, racconta la sua storia umana e sportiva. Un esempio e un punto di riferimento per tante persone che ancora vivono nell’ombra e che da quell’ombra dovrebbero avere il diritto di uscire, anche attraverso lo sport.nto per tante persone che ancora vivono nell’ombra e che da quell’ombra dovrebbero avere il diritto di uscire, anche attraverso lo sport.
Editore: Capovolte
Autore:
Valentina Petrillo. Atleta paralimpica specializzata nei 400 e 200 metri. Nata a Napoli nel 1973, quando ha 14 anni le viene diagnosticata la malattia di Stargardt, una patologia rara della retina che le compromette la visione centrale, rendendola gravemente ipovedente. Da sempre dimostra attitudine allo sport, in particolare per l’atletica leggera e il calcio. Nel 2013 fonda la prima squadra di calcio a 5 ipovedenti dell’Emilia-Romagna. Nel 2016 torna a praticare l’atletica leggera, conquistando 12 titoli nazionali paralimpici. Dopo aver iniziato, nel 2018, il percorso di affermazione di genere nella categoria femminile, tre anni dopo, agli Europei Paralimpici di Bydgoszcz diventa la prima atleta transgender a vestire la maglia della nazionale italiana in una competizione internazionale. Nel 2023 conquista due medaglie di bronzo (400m e 200m) ai Mondiali Paralimpici. Il 2 settembre 2024 entra nella storia: a Parigi diventa la prima atleta transgender a competere ai Giochi Paralimpici.
Claudio Arrigoni. Giornalista, scrive per corriere della sera e la gazzetta dello sport, collabora con rai. Ha seguito e commentato nove paralimpiadi estive e sei invernali. E’ professore a contratto dell’Università Statale di Milano e docente in corsi e Master alla Università Cattolica di Milano.
Ilaria Leccardi. Giornalista, si occupa di esteri, movimenti sociali, ambiente e sport e ha lavorato diversi anni all’agenzia stampa LaPresse. Nel 2019 ha fondato la casa editrice Capovolte con cui porta avanti il sogno di contribuire a una trasformazione sociale in ottica transfemminista, antirazzista e decoloniale.





































